Con l’ultimo aggiornamento del nuovo Codice della Strada, in vigore dal 14/12/2024, si è accesa una fervente discussione in tutto il paese sugli aspetti relativi alla guida in stato alterato. La domanda che si pone la cittadinanza di fronte all’utilizzo abituale o occasionale di alcool è se la normativa risponda correttamente alla modifica delle abilità percettive e di guida di un individuo. Pertanto, lo scopo tecnico-scientifico del nostro studio sarà quello di verificare se la concentrazione di alcool presente nel respiro, compresa tra 0.1 e 0.5 g/l sia in grado di modificare le abilità alla guida misurate attraverso parametri cinematici e percettivi osservati sui guidatori che abbiano conseguito la patente da meno di 5 anni. In questo contesto il progetto “R.A.D.A.R. Response to Alcohol and Driving Analysis Research” avrà come primo obiettivo quello di sensibilizzare e rendere consapevole l’intera cittadinanza di fronte ad un problema sociale concreto: quali e di che entità sono le differenze alla guida dopo l’assunzione di sostanze alcoliche a concentrazioni comprese tra 0.1 e 0.5 g/l nei conducenti di vetture.
Il progetto vuole partire dal presupposto che la guida in condizione alterata ha troppo spesso ricadute sul numero di incidenti stradali occorsi, soprattutto a concentrazioni elevate. Le statistiche nazionali vedono circa l’8,5% e il 3,2% degli incidenti correlato rispettivamente ad alcool o droga, proporzioni in lieve diminuzione rispetto agli anni precedenti, ma che insieme risultano in quasi il 12% degli incidenti occorsi. Da fonte ISTAT si evince che, la percentuale di conducenti trovati positivi all’etilometro sono circa il 9,3%, in crescita negli ultimi anni.
Sebbene sia chiaro che lo stato alterato riduce le capacità psico-percettive dell’essere umano, non è sempre chiaro quanto e con quali modalità il fenomeno si verifica, pertanto la necessità di inquadrare il fenomeno dal punto di vista tecnico e scientifico è rappresentativa dell’unica volontà di ridurre il numero di morti e feriti sulla strada, fornendo per la prima volta informazioni tecniche in grado di caratterizzare fisicamente ed oggettivamente il fenomeno dall’eventuale ritardo di percezione e/o della capacità di riprendere il controllo del veicolo in situazioni ordinarie e/o critiche.
Lo studio mirerà ad ottenere informazioni quantitative sulla percezione della strada, tempi di reazione, tempi e modalità di attuazione di manovre di emergenza di fronte a fenomeni critici. Obiettivi secondari saranno la valutazione della risposta dei partecipanti sotto diversi stati di alterazione psico-fisica, con riferimento a indice di massa corporea, sesso, età, esperienza di guida e quanto altro potrà delinearsi dalla varietà del campione partecipante. RADAR mira, pertanto, attraverso una prima sperimentazione a coinvolgere attivamente la cittadinanza per una esaustiva valutazione del fenomeno ed al tempo stesso a diffondere i risultati delle analisi condotte, mettendo a disposizione dati oggettivi sulla realtà degli effetti che l’alcol può avere per concentrazioni comprese tra 0.1-0.5 g/l.
Il progetto R.A.D.A.R. – Response to Alcohol and Driving Analysis Research ha come primo obiettivo quello di sensibilizzare e rendere consapevole l’intera cittadinanza di fronte ad un problema sociale concreto: quali e di che entità sono le differenze alla guida dopo l’assunzione di sostanze alcoliche a concentrazioni comprese tra 0.1 e 0.5 g/l.
Obiettivo secondario del progetto, ma non per importanza, è la necessità di inquadrare il fenomeno dell’alterazione alla guida dal punto di vista tecnico e scientifico, fornendo per la prima volta informazioni tecniche in grado di caratterizzare fisicamente ed oggettivamente il fenomeno dall’eventuale ritardo di percezione e/o della capacità di riprendere il controllo del veicolo in situazioni ordinarie e/o critiche.
Lo studio mirerà quindi ad ottenere informazioni quantitative sulla percezione della strada, tempi di reazione, tempi e modalità di attuazione di manovre di emergenza di fronte a fenomeni critici. Obiettivi minori ma comunque importanti saranno la valutazione della risposta dei partecipanti sotto diversi stati di alterazione psico-fisica, con riferimento a indice di massa corporea, sesso, età, esperienza di guida e quanto altro potrà delinearsi dalla varietà del campione partecipante.
Il progetto mira, pertanto, attraverso una prima sperimentazione a coinvolgere attivamente la cittadinanza per una esaustiva valutazione del fenomeno ed al tempo stesso a diffondere i risultati delle analisi condotte, mettendo a disposizione dati oggettivi sulla realtà degli effetti che l’alcol può avere per concentrazioni comprese tra 0.1 e 0.5 g/l.
Ultimo aggiornamento
20.06.2025