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Attività

Il gruppo di ricerca UNIFI si prefigge lo scopo di perseguire l’obiettivo del progetto attraverso l’uso del simulatore di guida LaSIS, ambiente sicuro e controllato mediante il quale possono essere attuate le procedure già in forza nel laboratorio sin dall’acquisizione dello strumento, che, seppur datato, rappresenta ancora un fiore all’occhiello della ricerca in materia e uno dei simulatori più all’avanguardia attualmente presenti nel mondo della ricerca nazionale ed internazionale.

Procedura

Il giorno in cui ciascun candidato selezionato parteciperà alla sperimentazione, saranno preliminarmente fornite tutte le informazioni riguardanti l’attività sperimentale da svolgere e le generali raccomandazioni circa l’atteggiamento di guida da mantenere. La guida del veicolo in realtà virtuale dovrà avvenire nel modo più naturale possibile, cercando di adottare comportamenti analoghi a quelli normalmente mantenuti durante la guida di un veicolo reale. Ciascun partecipante alla sperimentazione adotterà il comportamento di guida che riterrà più opportuno, in relazione alla situazione di guida presentata. 

I soggetti partecipanti alla sperimentazione saranno informati sulla tipologia di sperimentazione a cui parteciperanno, senza però essere dettagliatamente messi al corrente degli obiettivi “tecnici” della stessa e dei parametri tecnici utili a rilevare l’eventuale stato di alterazione fisica e di ritardo nella risposta in conseguenza a eventi critici. Detti accorgimenti sono necessari al fine di non falsare il risultato della sperimentazione stessa. 

La procedura in forza nel laboratorio per lo svolgimento delle simulazioni può riassumersi nei seguenti passi: 

  1. ciascuno sperimentatore, una volta giunto in Laboratorio, viene accompagnato al simulatore di guida per eseguire una fase di training. Questa prima attività è della durata di circa 10 min, ha lo scopo di consentire al guidatore di familiarizzare con il veicolo in realtà virtuale e con gli strumenti di controllo dello stesso (volante, cambio, acceleratore, freno), nonché con i display (schermo frontale e specchietti retrovisori) su cui è proiettato l’ambiente stradale virtuale oltre che con il dispositivo eye tracker indossato (occhiali con lenti trasparenti e prive di gradazione). La fase di training ha inoltre l’obiettivo di verificare le sensazioni del volontario ed il possibile incombere di malessere da simulatore, o di altre sensazioni temporanee legate allo specifico ambiente ed attività.
  2. conclusa la fase di training, il guidatore sarà chiamato a rispondere ad un questionario inerente la simulazione di guida appena effettuata. Il questionario ha l’obiettivo di valutare le condizioni fisiche del guidatore a seguito del training ed acquisire il suo giudizio preliminare a riguardo della fedeltà della riproduzione grafica, sonora e dinamica dello scenario proposto;
  3. dopo la fase di training ha inizio la fase sperimentale vera e propria che si svolgerà per circa 60 min complessivi. Qui il guidatore sarà chiamato a guidare per due volte il veicolo virtuale senza arrestarsi, o facendolo al bisogno, e seguendo il percorso indicato verbalmente dall’operatore che seguirà la sperimentazione all’interno del medesimo ambiente ma fuori dal veicolo virtuale. 

La sperimentazione verrà suddivisa nelle seguenti fasi: 

3.1    guida in realtà virtuale in condizione non alterata: il partecipante condurrà il simulatore di guida per un tempo non superiore a 15 min, in cui si confronterà con ambienti urbani ed extraurbani dove saranno presenti uno o più eventi critici utili a valutare la risposta dell’utente (es. tempo di reazione, posizione, manovra attuata, etc.); 

3.2    somministrazione di unità alcoliche: a ciascun partecipante saranno somministrate unità alcoliche utili ad alterare il livello alcolemico misurando mediante etilometro la concentrazione di alcol nel respiro fino a valori nell’ordine di 0.1-0.5 g/l. 

Al candidato verrà somministrato da medici specialisti in Farmacologia e Tossicologia clinica un quantitativo di alcol che, considerando la gradazione alcolica della bevanda somministrata ed il peso corporeo della persona, possa determinare un valore teorico di concentrazione di alcool nel respiro compresa tra 0.1 e 0.5 g/L (basandosi sui valori teorici di alcolemia dopo l’assunzione di bevande alcoliche diffusi dall’Istituto Superiore di Sanità). Tale concentrazione di alcol nel respiro verrà misurata tramite un etilometro (Alcohol Breath Test). Nei 20-30 minuti successivi all’assunzione di alcol, il paziente non dovrà assumere farmaci né fumare e dovrà attendere tale tempistica prima di effettuare il test, così da ottenere un valore attendibile e indicativo della concentrazione di alcol nel respiro. Gli effetti attesi da un’assunzione di alcolici ed un riscontro di Alcohol Breath Test positivo (fino ad un valore minore o uguale a 0.5 g/L) sono: sensazione di ebbrezza, riduzione delle inibizioni, del controllo e della percezione del rischio; riduzione delle capacità di vigilanza, attenzione e controllo; riduzione del coordinamento motorio e dei riflessi; riduzione della visione laterale; nausea, vomito; alterazioni delle capacità di reazione agli stimoli sonori e luminosi. Tali effetti e la loro entità sono variabili e dipendono dal valore di concentrazione riscontrato. 

3.3    guida in realtà virtuale in condizione alterata: al raggiungimento del tasso alcolemico cercato il partecipante effettuerà una nuova sperimentazione al simulatore di guida per un tempo non superiore a 15 min, in cui si confronterà con gli stessi eventi critici precedentemente affrontati ma inseriti in scenari e contesti sensibilmente differenti per massimizzare l’affidabilità dell’esperimento (e non indurre una risposta “attesa” da parte del partecipante). 

  1. Alla fine di ciascuna prova, ciascun partecipante sarà chiamato a compilare un questionario finale costituito da domande generali e quesiti direttamente relativi a quanto appena conclusosi, ovviamente resi in forma pseudo-anonimizzata. 

 

Comunicazione

Il piano di comunicazione si articolerà in due fai principali: la fase promozionale, per aumentare la visibilità del progetto e creare un pubblico fidelizzato, e la fase di diffusione e restituzione dei risultati, per diffondere i risultati della ricerca e favorire il coinvolgimento attivo del pubblico.

L’attività di comunicazione sarà rivolta a:

  • Cittadini di qualsiasi sesso ed età (a partire dai 14 anni) con attenzione ai neopatentati e ai giovani di 30 anni;
  • Enti locali (Comuni, Polizia Municipale), direttamente coinvolti nella gestione della sicurezza stradale;
  • Istituzioni nazionali interessate alla sicurezza stradale e alle politiche di prevenzione;
  • Media (stampa, social, radio, TV), per amplificare la diffusione e stimolare il dibattito pubblico;
  • Scuole medie e superiori, per sensibilizzare i giovani sui rischi della guida in stato di ebbrezza;
  • Associazioni del terzo settore impegnate nella sicurezza stradale e nella prevenzione.

Ultimo aggiornamento

20.06.2025

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